Messina: il tour della Sicilia comincia da qui

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Messina: il tour della Sicilia comincia da qui.

Un’immensa isola ai piedi dello stivale

La Sicilia è uno scrigno di gioielli. Per visitare i suoi 391 comuni sarebbe necessario un anno intero di viaggio. Insieme alla Sardegna è l’altra isola italiana maggiore. E’ una regione a statuto speciale in virtù del suo distaccamento dal territorio. E’ un territorio eclettico, complesso, affascinante da un punto di vista naturalistico. Il mare siciliano è noto per la sua particolarità. Le coste sono varie e diverse le influenze provenienti dai territori extraeuropei ( Nord Africa, Spagna, Grecia etc).

“Sicilia” sorella maggiore dei suoi arcipelaghi

La Sicilia è tra le regioni più estese d’Italia, dopo Lombardia, Lazio e Campania. Oltre al territorio principale, è costellata da una serie di arcipelaghi, le cui isole sono note per i paesaggi paradisiaci. I principali gruppi di isole sono le Pelagie, le Egadi e le Eolie. Importanti ma poco note sono le isole dello Stagnone e le isole Ciclopi. Il territorio è prevalentemente collinare, per circa un quarto montuoso ed il resto pianeggiante. La piana maggiore è quella della provincia di Catania.

La Sicilia ha una forma simile ad un triangolo. Per via delle sue tre punte in passato era definita anche “Trinacria”.

Quando andare in Sicilia?

Il clima siciliano è tipicamente mediterraneo e secco. Le estati sono notoriamente calde, gli inverni miti e talvolta piovosi. Le stagioni medie, quali autunno e primavera, sono molto mutevoli. Inutile sottolineare che la Sicilia vada visitata in estate affinché si possa godere di tutti i suoi paesaggi. E’ da sempre scelta dagli italiani come meta per le spiagge ed il mare cristallino. Riserve naturali, conche, luoghi nascosti dove potersi tuffare. E di sera se non si è stanchi, in qualsiasi città ci si trovi si può passeggiare nei loro centri storici, visitare rovine antiche e gettarsi in una cultura popolare che rapisce.

Se vi serve un’idea per un viaggio primaverile o autunnale, vi consiglio città dal clima più continentale, tipo Monza. Ne ho parlato qui.

Una terra eclettica

La Sicilia, sì, rapisce e ci si lascia il cuore. Se pur, a tratti, sia una regione difficile, dove è possibile anche trovare la disperazione che abita i bassi, ci sono luoghi che in eterno restano incollati al cuore ed all’anima di chi la visita.

Come raggiungere la Sicilia?

In Sicilia è possibile giungere in diversi modi. Quello più noto è il viaggio in auto che finisce a Villa San Giovanni, comune della città metropolitana di Reggio Calabria dov’è possibile prendere diverse imbarcazioni per approdare sulle coste siciliane. La prima città che è possibile visitare, optando per questo percorso é Messina, sulla bocca di tutti per il noto stretto. Ovviamente si è liberi di giungere in Sicilia da diverse regioni di Italia in vari modi. Navi da crociera o semplicemente da traversata e tratte aeree sono a disposizione dei turisti. Ho avuto modo di svolgere, per ben due volte, il viaggio sino a Villa San Giovanni, molto faticoso ma al tempo stesso soddisfacente.

Lo stretto di Messina e la sua stele

Appena approdati sulle coste siciliane, la prima città in cui metterete piede sarà Messina, il cui fascino è anticipato da un imponente monumento che sorge in mezzo al mare, visibile quando si attraversa lo stretto. Si tratta della stele della Madonna della Lettera, eretta proprio all’ingresso del porto. Essa fu realizzata per volere dell’arcivescovo Angelo Paino ma fu progettata e realizzata da Francesco Barbaro. Sull’estremità della stele vi è una sorta di capitello che ospita la statua della Madonna della Lettera, in bronzo dorato, alta sette metri. La Vergine è ritratta nell’atto della benedizione.

La stele che supporta la statua della Madonna della Lettera. E’ molto suggestiva osservarla al calar del sole.

Messina: architettura civile e arte religiosa

Messina: il tour della Sicilia comincia da qui. Esattamente. Se si vuole intraprendere un viaggio giusto attraverso la terra “bedda” è necessario visitare Messina, che ha più di duecentomila abitanti. In primis è consigliabile visitare il suo duomo ovvero la Basilica Cattedrale proto metropolitana, di stile bizantino. Essa è dedicata a Santa Maria Assunta; la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, fondata forse nel XII secolo; la Basilica Santuario di Sant’Antonio di Padova; il Sacrario di Cristo Re noto per la presenza della “Campana di Cristo Re” posta in cima alla torre ottagonale del santuario. E’ consigliabile visitare anche la Chiesa della Madonna delle Grazie.

Palazzi e civiltà

Il municipio di Messina è Palazzo Zanca, situato in piazza Unione Europea. Elegante ed affascinante è la Galleria Vittorio Emanuele III che è, insieme alla Galleria Umberto I di Napoli, uno dei pochissimi e rarissimi esempi di architettura con uso del ferro nel Sud Italia.

Palazzo Piacentini

Vi invito a visitare anche il Palazzo Piacentini che è opera dell’architetto Marcello Piacentini. E’ stato realizzato interamente con materiali puramente siciliani. E’ possibile visionare sui grandi tondi dell’attico la rappresentazione de Il Diritto e La Legge. Sull’attico di Palazzo Piacentini spicca una grande quadriga condotta dalla dea Minerva realizzata in lega di bronzo e alluminio, ispirato forse alla tradizione architettonica ottocentesca del Nord Europa.

Palazzo Monte di Pietà

Altro luogo di rilevante interesse è Palazzo Monte di Pietà, edificato dall’architetto Natale Masuccio, realizzato in seguito ad una bolla papale di Leone X che incitava alla costruzione di opere pie. Il Palazzo era molto ricco di opere artistiche poi in parte andate distrutte. Oggi è utilizzato per manifestazioni culturali. All’incrocio tra via Cesare Battisti e via Garibaldi vi è Palazzo Magaudda.

Palazzo della cultura

Nel 2009 in viale Boccetta è stato inaugurato il Palazzo della cultura o Palacultura. Esso ospita la Galleria di Arte contemporanea inaugurata nel febbraio del 2012 in occasione della Notte della cultura dello stesso anno. All’interno del Palazzo vi è un ampio auditorium dove spesso si tengono concerti di musica classica.

Foto del palazzo tratta dal sito di informazione MESSINATODAY

Molti dei palazzi costruiti nel corso dei secoli sono stati distrutti dai diversi terremoti che hanno colpito la città, precisamente nel 1783, nel 1908 e nel 1943.

Monumenti storici degni di rilievo

Fascinoso e architettonicamente interessante è il monumento al patriota Giuseppe Natoli realizzato da Lio Gangeri, scultore messinese. L’artista realizzò in primis alcuni bozzetti che sottopose all’attenzione del Consiglio Comunale di Messina. La statua è alta oltre tre metri.

Statua di Elena del Montenegro

Degno di nota per memoria ed eleganza è la statua che riproduce la regina Elena del Montenegro. E ‘stato inaugurata nella seconda parte del 1900. La sua realizzazione è avvenuta a Firenze grazie all’opera di Antonio Berti. Fu finanziata con i fondi raccolti dal giornale La Settimana Incom illustrata. Questa statua rappresenta la “Regina della Carità”. Sulle lastre la donna è raffigurata in alcuni momenti: nell’atto di sorreggere la testa di un ferito accanto alla suora, mentre si trova in un ospedale allestito su una nave regia; nell’atto di accarezzare alcuni bambini feriti che si avvicinano a lei; mentre tiene in braccio un bambino appena estratto dalle macerie ed in mezzo a molte vittime.

La Vara della Vergine Maria

L’evento folkloristico maggiore della città si tiene il giorno di ferragosto di ogni anno. Una processione di migliaia di fedeli, a piedi scalzi e vestiti di bianco e blu, trasporta un’antica macchina votiva, la Vara che raffigura le fasi dell’Assunzione della Vergine Maria. Si tratta di una festa molto sentita dal popolo messinese. La Vara venne costruita per la prima volta nel 1500, in onore dell’imperatore Carlo V, in visita a Messina. In un film diretto da Nanni Loy, “Made in Italy”, vi è una consistente testimonianza di questa Vara messinese. Essa è raffigurata in maniera trionfale e splendente.

Tour siciliano: partire con il giusto entusiasmo

Recarsi in Sicilia significa sapere che non c’é un minuto della propria vacanza in cui si potrà riposare. Troppi i monumenti, le sculture, i palazzi, le chiese, le cappelle e gli scorci storici da visitare. E’ necessario fare un planning del proprio viaggio e sapere che si dovrà essere carichi di pazienza e di entusiasmo. Tra una visita e l’altra è obbligatorio cedere ai sapori siculi, forti, intensi ed allo stesso tempo soavi. Al di là degli arancini, dei cannoli con crema di ricotta siciliana, della pasta alla norma etc. ci sono altre piccole gustosità che suggerisco di provare a Messina.

Street food e piatti della tradizione

Messina: il tour della Sicilia comincia da qui. Certo! Anche a tavola. Cosa mangiare appena toccata terra? In primis consiglio di provare i pidoni fritti fatti di impasto azzimo con strutto e vino bianco, ripieni di scarola, acciughe e tuma. In secundis la focaccia messinese generalmente condita con il pomodorino a scocca, la tuma, la scarola e le immancabili acciughe. Invitanti sono le scagghiozze, frittelle croccanti di farina di polenta. Gustose e consistenti sono le braciolettine di carne alla messinese o il falso magro ovvero carne ripiena di pancetta, uova e formaggio.

La Sicilia? Una settimana all’anno per visitarla

Messina: il tour della Sicilia comincia da qui. Se pensate che Messina possa essere visitata in uno o due giorni, vi sbagliate. La città è estesa, ha angoli nascosti, palazzi ovunque e chiese caratteristiche che richiederebbero una settimana di permanenza. Per questo motivo la Sicilia non può essere destinataria di una sola vacanza. Va divisa in parti ed ogni anno una settimana della propria estate va dedicata a questa magnifica terra.

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